sabato 30 giugno 2012

Lost and Found, Burger King e la mayo.

I got lost, just because I wanted to find myself, again. Anew.

Giorni intensi, questi appena trascorsi.
Apparentemente vuoti, ma pieni di significato.
Ho capito, deciso, maturato cose importanti,
certo con fatica..
Ieri sera,assalita da un vuoto cosmico che mi corrodeva da dentro,
tornando da Teatro,
mi sono fiondata dentro un..Burger King.
Per un attimo ho percepito la mia coscienza che si ribellava: sono stata VEGANA per 5 anni, e ho pure fatto la tesi di laurea sul veganesimo, il mangiare cruelty free..blah blah..
Sì, ma quando mi prende quel vuoto dentro, so che solo il cibo scadente mi può risollevare.
E' un pò come farsi del male, visto che tanto stai già male.
 Sono consapevole di queste dinamiche autodistruttive, ma a volte mi "permetto" di affidarmici, di farmi scaldare il cuore da loro, dai demoni.
Dunque, sono passata davanti a Burger King, mentre la mia testa era persa in pensieri che si arrovellavano arrovellavano, e con la coda dell'occhio vedo un ragazzo che esce con un panino immenso e grondante di mayo.
Continuo a camminare, dopo qualche passo rallento, rallento, mi fermo.
 " ANCHE IO LO VOGLIO, QUELLO!" 
- e l'altra me -
 " Ma NO Rosita, dai, poi ingrassi, e se ingrassi nessuno ti farà lavorare, e poi ti gonfi, come quando eri in America, ti ricordi?! E poi è un cibo veramente scadente, e tu DEVI farti del bene, non del male. Ti DEVI amare,ti devi cucinare del buon cibo, fatto con amore, bio equo etc etc solidale, perchè - Noi siamo quello che mangiamo-, ricordi?!"

Bene, mentre questa pantomima era in corso, ero già in fila per ordinare il mio panino.
Aria condizionata a palla, odore di fritto, impiegati con la faccia stanca. Tutto nella norma.
Mi chiedo se farei mai quel lavoro. Sì, lo farei, ad una condizione però: la retina raccogli capelli e quell'orrendo cappellino color caki, non lo metto! Sarebbe un minare pesantemente la mia self-esteem. Ed è da 30 anni che la mino, sarebbe forse il caso di elevarla, ora, dopo il fatidico compimento degli -enta ( aiuto. trenta.zitta Rosita non ci pensare).
Insomma, dicevo, arriva il mio turno ( finalmente. ma quanta gente mangia questo junk food alle 23.45 di un torrido venerdi sera? Non ci pensare Rosita, non ci pensare), e vado nel panico. Non so cosa voglio, non so scegliere.
Alzo lo sguardo sui menu illuminati. Troppi imput, la mia acquolina va in loop, i miei neuroni mandano messaggi confusi al sistema nervoso centrale, lo stomaco brontola.
La signorina mi guarda impassibile, io le sorrido, lei alza un sopracciglio.
Mi auto proibisco di ordinare carne rossa.. troppo nociva, blah blah, in realtà lo faccio solo per diminuire vertiginosamente le possibilità di scelta. Tutta la parte sinistra dei menu, con una grande croce rossa sopra. Meno male. Quindi..pollo!
Si ma impanato, fritto, o alla griglia? Merda. 
" Un Crispy Chicken, solo panino, grazie". 
E la mia vocina " Rositaaaaa! E' pollo fritto! Ma fritto fritto. Chissà in che olio, e poi chissà che pollo..tu che fai la schizzinosa al supermercato, che compri solo ( quando lo compro) polli allevati bio con solo mangimi vegetali certificati, a cui massaggiano le cosce tutti i giorni, blah blah...ma daaaaaiiii, ora ti mangi sta robaaaa...mi fai proprio schifo! SI. TI STO GIUDICANDO, VOGLIO CHE TU TI SENTA UNO SCHIFO...ewhddhjkeui"
" Senti, vocina, sai che cè?? Noi siamo ciò che mangiamo giusto? Bene, io stasera sto una merda?! Mangio dimmmerda. Ecchecaxxo".
Vorrei anche una coca. Ma non la ordino. Meglio l'acqua del ribinetto..a Roma è così buona.....

Agguanto il panino, guardo male la signorina ( se lo merita), mi fiondo fuori, apro l'involucro ancora caldo, e do un morso. 
La mayo fuoriesce e mi macchia la maglietta, il pollo in bocca crocchia da morire, e poi dai, non è così mal sano, cè anche la lattuga... ( in pvc, ma è pur sempre lattuga).
Praticamente in 100 mt lo finisco. Veloce. Non voglio lasciare tracce. Neanche a me stessa ( a parte la macchia di mayo).
Mentre affondo gli ultimi morsi, passo davanti ad una pizzeria, coi tavolini fuori, stracolmi di gente che mangia ride chiacchera fuma. Mi guardano ( tra l'altro mi ero anche vestita carina per andare a teatro), sto per nascondere il corpo del reato, per pudore, quando penso che no, che no, e allora lo risfodero, e guardando gli avventori della pizzeria negli occhi, me lo ficco tutto in bocca, con la mayo che spruzza fuori e che cade sul pavimento ( sì, molto youporn..), mentre io con grande scaltrezza sposto il bacino in dietro per non macchiarmi. E mentre mastico, gli sorrido aprendo leggermente la bocca per farne intravedere il contenuto. Sì, sì, JUDGE ME, assholes!
Un bambino mette giu una fetta di pizza che stava addentando e grida " Mammaaaa, voglio andare da Maaac!" 
Grande bambino! Ti stimo.
Giro i tacchi, ancora ruminante, e attraverso la strada verso casa.
Sì, sono fiera di me. La mia aggressione allo Stato, la mia rivolta al senso comune, a quella parvenza di perbenismo, l'ho innescata.
Della serie " io no, io non ci sto" 
O come dissero i 99 grandissimi Posse:     
" Non mi avrete mai come volete voiiiiiiiii".

A volte, basta un pò di mayo e del pollo fritto, per sentirsi vivi.

martedì 12 giugno 2012

Ghost Blog? Crisi d'identità.


Forse sono stata presa dalla foga di possedere ( amo il verbo "possedere")un Blog tutto mio. E vostro.
Perchè qui è un gran casino.
Hfduedfhkshfjkdshfjk### **
Etichette, tag, indicizzazione, link, nuovi look,

Aiuto. Help me. What the hell is this?
E poi, il vero nome del proprietario di un Blog dovrebbe rimanere anonimo?
Non voglio che il mio rimanga un blog..fantasma. Un GHOST Blog.


Mi sento come la particella di sodio,
sola,
in questo mondo cibernetico,
sospeso nel nulla,
pieno di illusioni
e hashtags.

Adios,

Jiji.

lunedì 11 giugno 2012

Roma Vs. Milano

Fumo una sigaretta,
e penso che il desiderio di aprire un blog nasca dalla necessità di COMUNICARE.
E' per questo che siamo nati, no?
Per comunicare tra noi.
I giorni in cui mi capita di passare molto tempo con me stessa, sono i giorni più lunghi.
I pensieri corrono, dentro, senza un riscontro con la realtà, senza che nessuno possa darti un parere al riguardo. Ed inizio a giudicare da sola le mie riflessioni.
A volte il giudizio, è una morsa.
Dalla finestra della mia stanza intravedo la cucina di un ristorante, dall'altra parte del cortile. I cuochi ( non sembrano essere italiani) si affacendano davanti ai fornelli. Ogni tanto ne esce uno, si accovaccia e si accende una sigaretta. Anche lui, solo coi suoi pensieri.
Roma è  bella. Mi sono trasferita qui da qualche mese - tre per l'esattezza- e devo dire che la Capitale mi ha accolta nel migliore dei modi. Inaspettatamente.
Spesso mi chiedono quali differenze io noti tra qui e Milano ( la città in cui ho sempre vissuto - anche se sono nata in Sicilia), e mi sembra strano stilare una lista di diversificazioni tra due città che appartengono allo stesso Paese e che sono separate da una manciata di ore di treno.
Il clima, è la mia prima risposta. Qui c è aria di sud. Il sole ti avvolge, riscalda gli animi.
A Milano, il sole illumina e basta.
E poi, e poi? Mi incitano..
Bè, Roma ti affascina. E' un'ammaliatrice. Sa come farti cadere tra le sue braccia..Mamma Roma.
Milano, no. Milano è più un padre, che una madre. Un padre autoritario, freddo, distaccato. Milano è un padre che ti mette in punizione quando fai una marachella.
Roma no, Roma è la mamma protettiva che ti strizza l'occhio e ti dice " Non importa, torna a giocare".
Però, poi, sotto sotto, ti frega! Perchè tu te ne innamori, e cerchi di non vedere tutte le insidie che nasconde tra le morbide pieghe del suo corpo..
Un esempio? la viabilità, gli spostamenti. La prima volta che ho preso i mezzi di superficie, qui, pensavo fosse uno scherzo. Per fare 7 fermate con un autobus ci ho messo quasi un'ora. Per carità, passando per strade meravigliose, monumenti prodigiosi.. si ma se hai fretta diventa un incubo.
Milano in confronto è Svizzera tedesca.
E poi, i sanpietrini! E' come camminare sui ceci..'na penitenza.
Mi sono presa la storta più brutta della mia vita, su ste pietre. Camminavo, con la mia playlist del mattino sparata nelle orecchie, felice di sentire il sole che mi abbracciava, e mentre saltello qua e là, metto il piede in fallo su un sapietrino divelto, e crollo a terra. Arriva un signore:
" Aò, abbella, che te sei fatta male?"
" No, non si preoccupi, tutto bene grazie, mi accovaccio qui perterra tutte le mattine!" ( un dolore..)
e lui
" Ma che, sei de Milano??!"

Me ne vado senza rispondere, a testa bassa. Speravo di essere già diventata una di loro.. 

Ma da cosa l'ha capito? Da come sono caduta??
Mah.
Roma..


E Blog Fu

D'accordo. 
Il mioBlog è nato
oggi,
Lunedì 11 Giugno 2012, 
a Roma,
sotto il segno zodiacale dei Gemelli.
Il primo ed ultimo Blog della mia vita,
dato che farò molta fatica a prendemene cura 
- già lo so-
Questo primo post è dedicato a te,
caro Blog.
Ho deciso di chiamarti
" le Avventure di Jiji",
perchè grazie a te
su di te
dentro di te
attraverso te,
racconterò cose
cose
cose..
che si uniranno alle innumerevoli altre cose
di cui è già pieno il Mondo.
Ma a noi,
caro dolce LeAvventurediJiji
non importa,
perchè a noi piace 
condividere
e solo l'idea di una potenziale condivisione
con ipotetici amici,
ci fa sentire felici.

Ti prometto che farò del mio meglio
per prendermi cura di te,
di noi,
delle mie storie,
pensieri,
e soprattutto cacchiate
( ma le parolacce si possono scrivere? Meglio di no, dai, almeno ora che sei appena nato!)
che usciranno dalla mia scatola cranica,
e anche dalla pancia, sì.
Soprattutto, dalla pancia.

Ora però fai la nanna,

che io mi sono già stufata,

per oggi!

Buona prima notte,

Jiji.

Ps: Scordati che io mi svegli nella notte.
Se hai bisogno, chiama tuo padre.
Pps: Azz, ma tu non hai un padre! O forse sì..

To be continued