I got lost, just because I wanted to find myself, again. Anew.
Giorni intensi, questi appena trascorsi.
Apparentemente vuoti, ma pieni di significato.
Ho capito, deciso, maturato cose importanti,
certo con fatica..
Ieri sera,assalita da un vuoto cosmico che mi corrodeva da dentro,
tornando da Teatro,
mi sono fiondata dentro un..Burger King.
Per un attimo ho percepito la mia coscienza che si ribellava: sono stata VEGANA per 5 anni, e ho pure fatto la tesi di laurea sul veganesimo, il mangiare cruelty free..blah blah..
Sì, ma quando mi prende quel vuoto dentro, so che solo il cibo scadente mi può risollevare.
E' un pò come farsi del male, visto che tanto stai già male.
Sono consapevole di queste dinamiche autodistruttive, ma a volte mi "permetto" di affidarmici, di farmi scaldare il cuore da loro, dai demoni.
Dunque, sono passata davanti a Burger King, mentre la mia testa era persa in pensieri che si arrovellavano arrovellavano, e con la coda dell'occhio vedo un ragazzo che esce con un panino immenso e grondante di mayo.
Continuo a camminare, dopo qualche passo rallento, rallento, mi fermo.
" ANCHE IO LO VOGLIO, QUELLO!"
- e l'altra me -
" Ma NO Rosita, dai, poi ingrassi, e se ingrassi nessuno ti farà lavorare, e poi ti gonfi, come quando eri in America, ti ricordi?! E poi è un cibo veramente scadente, e tu DEVI farti del bene, non del male. Ti DEVI amare,ti devi cucinare del buon cibo, fatto con amore, bio equo etc etc solidale, perchè - Noi siamo quello che mangiamo-, ricordi?!"
Bene, mentre questa pantomima era in corso, ero già in fila per ordinare il mio panino.
Aria condizionata a palla, odore di fritto, impiegati con la faccia stanca. Tutto nella norma.
Mi chiedo se farei mai quel lavoro. Sì, lo farei, ad una condizione però: la retina raccogli capelli e quell'orrendo cappellino color caki, non lo metto! Sarebbe un minare pesantemente la mia self-esteem. Ed è da 30 anni che la mino, sarebbe forse il caso di elevarla, ora, dopo il fatidico compimento degli -enta ( aiuto. trenta.zitta Rosita non ci pensare).
Insomma, dicevo, arriva il mio turno ( finalmente. ma quanta gente mangia questo junk food alle 23.45 di un torrido venerdi sera? Non ci pensare Rosita, non ci pensare), e vado nel panico. Non so cosa voglio, non so scegliere.
Alzo lo sguardo sui menu illuminati. Troppi imput, la mia acquolina va in loop, i miei neuroni mandano messaggi confusi al sistema nervoso centrale, lo stomaco brontola.
La signorina mi guarda impassibile, io le sorrido, lei alza un sopracciglio.
Mi auto proibisco di ordinare carne rossa.. troppo nociva, blah blah, in realtà lo faccio solo per diminuire vertiginosamente le possibilità di scelta. Tutta la parte sinistra dei menu, con una grande croce rossa sopra. Meno male. Quindi..pollo!
Si ma impanato, fritto, o alla griglia? Merda.
" Un Crispy Chicken, solo panino, grazie".
E la mia vocina " Rositaaaaa! E' pollo fritto! Ma fritto fritto. Chissà in che olio, e poi chissà che pollo..tu che fai la schizzinosa al supermercato, che compri solo ( quando lo compro) polli allevati bio con solo mangimi vegetali certificati, a cui massaggiano le cosce tutti i giorni, blah blah...ma daaaaaiiii, ora ti mangi sta robaaaa...mi fai proprio schifo! SI. TI STO GIUDICANDO, VOGLIO CHE TU TI SENTA UNO SCHIFO...ewhddhjkeui"
" Senti, vocina, sai che cè?? Noi siamo ciò che mangiamo giusto? Bene, io stasera sto una merda?! Mangio dimmmerda. Ecchecaxxo".
Vorrei anche una coca. Ma non la ordino. Meglio l'acqua del ribinetto..a Roma è così buona.....
Agguanto il panino, guardo male la signorina ( se lo merita), mi fiondo fuori, apro l'involucro ancora caldo, e do un morso.
La mayo fuoriesce e mi macchia la maglietta, il pollo in bocca crocchia da morire, e poi dai, non è così mal sano, cè anche la lattuga... ( in pvc, ma è pur sempre lattuga).
Praticamente in 100 mt lo finisco. Veloce. Non voglio lasciare tracce. Neanche a me stessa ( a parte la macchia di mayo).
Mentre affondo gli ultimi morsi, passo davanti ad una pizzeria, coi tavolini fuori, stracolmi di gente che mangia ride chiacchera fuma. Mi guardano ( tra l'altro mi ero anche vestita carina per andare a teatro), sto per nascondere il corpo del reato, per pudore, quando penso che no, che no, e allora lo risfodero, e guardando gli avventori della pizzeria negli occhi, me lo ficco tutto in bocca, con la mayo che spruzza fuori e che cade sul pavimento ( sì, molto youporn..), mentre io con grande scaltrezza sposto il bacino in dietro per non macchiarmi. E mentre mastico, gli sorrido aprendo leggermente la bocca per farne intravedere il contenuto. Sì, sì, JUDGE ME, assholes!
Un bambino mette giu una fetta di pizza che stava addentando e grida " Mammaaaa, voglio andare da Maaac!"
Grande bambino! Ti stimo.
Giro i tacchi, ancora ruminante, e attraverso la strada verso casa.
Sì, sono fiera di me. La mia aggressione allo Stato, la mia rivolta al senso comune, a quella parvenza di perbenismo, l'ho innescata.
Della serie " io no, io non ci sto"
O come dissero i 99 grandissimi Posse:
" Non mi avrete mai come volete voiiiiiiiii".
A volte, basta un pò di mayo e del pollo fritto, per sentirsi vivi.
Giorni intensi, questi appena trascorsi.
Apparentemente vuoti, ma pieni di significato.
Ho capito, deciso, maturato cose importanti,
certo con fatica..
Ieri sera,assalita da un vuoto cosmico che mi corrodeva da dentro,
tornando da Teatro,
mi sono fiondata dentro un..Burger King.
Per un attimo ho percepito la mia coscienza che si ribellava: sono stata VEGANA per 5 anni, e ho pure fatto la tesi di laurea sul veganesimo, il mangiare cruelty free..blah blah..
Sì, ma quando mi prende quel vuoto dentro, so che solo il cibo scadente mi può risollevare.
E' un pò come farsi del male, visto che tanto stai già male.
Sono consapevole di queste dinamiche autodistruttive, ma a volte mi "permetto" di affidarmici, di farmi scaldare il cuore da loro, dai demoni.
Dunque, sono passata davanti a Burger King, mentre la mia testa era persa in pensieri che si arrovellavano arrovellavano, e con la coda dell'occhio vedo un ragazzo che esce con un panino immenso e grondante di mayo.
Continuo a camminare, dopo qualche passo rallento, rallento, mi fermo.
" ANCHE IO LO VOGLIO, QUELLO!"
- e l'altra me -
" Ma NO Rosita, dai, poi ingrassi, e se ingrassi nessuno ti farà lavorare, e poi ti gonfi, come quando eri in America, ti ricordi?! E poi è un cibo veramente scadente, e tu DEVI farti del bene, non del male. Ti DEVI amare,ti devi cucinare del buon cibo, fatto con amore, bio equo etc etc solidale, perchè - Noi siamo quello che mangiamo-, ricordi?!"
Bene, mentre questa pantomima era in corso, ero già in fila per ordinare il mio panino.
Aria condizionata a palla, odore di fritto, impiegati con la faccia stanca. Tutto nella norma.
Mi chiedo se farei mai quel lavoro. Sì, lo farei, ad una condizione però: la retina raccogli capelli e quell'orrendo cappellino color caki, non lo metto! Sarebbe un minare pesantemente la mia self-esteem. Ed è da 30 anni che la mino, sarebbe forse il caso di elevarla, ora, dopo il fatidico compimento degli -enta ( aiuto. trenta.zitta Rosita non ci pensare).
Insomma, dicevo, arriva il mio turno ( finalmente. ma quanta gente mangia questo junk food alle 23.45 di un torrido venerdi sera? Non ci pensare Rosita, non ci pensare), e vado nel panico. Non so cosa voglio, non so scegliere.
Alzo lo sguardo sui menu illuminati. Troppi imput, la mia acquolina va in loop, i miei neuroni mandano messaggi confusi al sistema nervoso centrale, lo stomaco brontola.
La signorina mi guarda impassibile, io le sorrido, lei alza un sopracciglio.
Mi auto proibisco di ordinare carne rossa.. troppo nociva, blah blah, in realtà lo faccio solo per diminuire vertiginosamente le possibilità di scelta. Tutta la parte sinistra dei menu, con una grande croce rossa sopra. Meno male. Quindi..pollo!
Si ma impanato, fritto, o alla griglia? Merda.
" Un Crispy Chicken, solo panino, grazie".
E la mia vocina " Rositaaaaa! E' pollo fritto! Ma fritto fritto. Chissà in che olio, e poi chissà che pollo..tu che fai la schizzinosa al supermercato, che compri solo ( quando lo compro) polli allevati bio con solo mangimi vegetali certificati, a cui massaggiano le cosce tutti i giorni, blah blah...ma daaaaaiiii, ora ti mangi sta robaaaa...mi fai proprio schifo! SI. TI STO GIUDICANDO, VOGLIO CHE TU TI SENTA UNO SCHIFO...ewhddhjkeui"
" Senti, vocina, sai che cè?? Noi siamo ciò che mangiamo giusto? Bene, io stasera sto una merda?! Mangio dimmmerda. Ecchecaxxo".
Vorrei anche una coca. Ma non la ordino. Meglio l'acqua del ribinetto..a Roma è così buona.....
Agguanto il panino, guardo male la signorina ( se lo merita), mi fiondo fuori, apro l'involucro ancora caldo, e do un morso.
La mayo fuoriesce e mi macchia la maglietta, il pollo in bocca crocchia da morire, e poi dai, non è così mal sano, cè anche la lattuga... ( in pvc, ma è pur sempre lattuga).
Praticamente in 100 mt lo finisco. Veloce. Non voglio lasciare tracce. Neanche a me stessa ( a parte la macchia di mayo).
Mentre affondo gli ultimi morsi, passo davanti ad una pizzeria, coi tavolini fuori, stracolmi di gente che mangia ride chiacchera fuma. Mi guardano ( tra l'altro mi ero anche vestita carina per andare a teatro), sto per nascondere il corpo del reato, per pudore, quando penso che no, che no, e allora lo risfodero, e guardando gli avventori della pizzeria negli occhi, me lo ficco tutto in bocca, con la mayo che spruzza fuori e che cade sul pavimento ( sì, molto youporn..), mentre io con grande scaltrezza sposto il bacino in dietro per non macchiarmi. E mentre mastico, gli sorrido aprendo leggermente la bocca per farne intravedere il contenuto. Sì, sì, JUDGE ME, assholes!
Un bambino mette giu una fetta di pizza che stava addentando e grida " Mammaaaa, voglio andare da Maaac!"
Grande bambino! Ti stimo.
Giro i tacchi, ancora ruminante, e attraverso la strada verso casa.
Sì, sono fiera di me. La mia aggressione allo Stato, la mia rivolta al senso comune, a quella parvenza di perbenismo, l'ho innescata.
Della serie " io no, io non ci sto"
O come dissero i 99 grandissimi Posse:
" Non mi avrete mai come volete voiiiiiiiii".
A volte, basta un pò di mayo e del pollo fritto, per sentirsi vivi.