Ho un cane.
A forma di pecora.
O è
una pecora a forma di cane?
Si chiama Cocò, no, non Coco, e neanche Cocco.
C O C O’, ed è ovviamente una
femmina. Coco’, da Cocò Chanel. Chiaro,
no?
Ha 11 anni, è una sciura di una certa
età insomma, diciamo, ageè, anche se devo dire che i suoi anni li porta con
classe.
Tanto di cappello, e tanto di pelo, pure.
E’ da 11 anni, che io, mia madre, o mio fratello la portiamo
fuori 3 volte al giorno.
30ggX3= 90 uscite al mese
90 usciteX12 mesi = 1.080 uscite in
un anno
1.080 uscite in un anno X 11 anni =
11.880 uscite da quando è nata.
Ora, in matematica sono una vera
capra – che è ancora peggio di pecora, anche se ci assomiglia – e poi
farò controllare il conto a mio fratello, che è capra in altro ma in matematica
è bravo. Io no, io sono riuscita a mantenere una media costante al liceo in
matematica del 3-- Ci vuole impegno.
Torniamo a cocò.
Quindi, l’abbiamo portata fuori, in
11 anni, un totale di 11.880 volte!
11.880 X 2?
Perché almeno 2 volte per ogni volta
che la portiamo fuori, qualche cervellone ci ferma, e la conversazione và più o meno così..
TIPOLOGIA I
-
Uomo
italiano medio, guardando Cocò escalma
- - Ma
che carinooo
- - E’ una femmina, non vedi che non ha niente che le
pende tra le gambe? A quanto pare neanche tu.
- - Ah,
mi scusi, è che dal muso sembra un maschietto
- -
Anche
tu dal muso sembri un pirla. E poi mi tolga una curiosità, ma com’ è il muso di
un maschio? Guardi che i cani non sono come i bambini. Se vuole per facilitarle
il compito le metto la cuffietta rosa. Così poi
sembra il lupo di cappuccetto che si traveste da nonna.
I più temerari, proseguono..
-
“
ma che cos è, un cane o una pecora?” seri.
DIN DIN DIN LEI è IL
CENTOMILIONESIMO!
Ma io dico, ma dove le pare che siamo,
nella barbagia in Sardegna? Le sembra che io sia vestita da pastore, con il pellicciotto
smanicato, e la damigiana di vino in mano? Ma non vede che siamo a MILANO, in
viale argonne, su un prato grande come un fazzoletto, che più che un giardinetto
sembrano ciuffi d’erbaccia spuntati qua e la tra l’asfalto. (Un po’ come la
testa di mio padre dall’alto).
Rispondo, cercando malamente di
controllare il nervosismo:
- - Prima di tutto mi congratulo con lei per la perspicacia, fa sicuramente parte dell' intellighenzia meneghina. Lei ha vinto un gregge
di pecore ricoperte da gettoni d’oro.
Ma non sarà mica un veterinario? Ma lo sa
che lei è proprio sagace, si vede che si allena con le parole crociate mentre è
seduto sul water. Ma sì, certo, è una pecora! Allevo pecore sul mio balcone,
qui su al terzo piano, e poi ne porto al pascolo una alla volta, qui, tra le
macchine.”
- - Ah, ma guarda un po’. Eh già, guardo molti documentari. Ma allora vende anche
il latte?”
- - E tu, la cacca che c hai in testa al posto della materia grigia, la vendi? Vendimi la droga che ti fai, ti prego.
TIPOLOGIA II
- - Ma che carinoo
- - Già
- - Ma
è un PECORINO?
- .......
- Un pecorino? Ma dove siamo, al supermercato?
Mi dia due etti di pecorino.
Mi scusi ma lei dove ha studiato, alla fattoria del casaro? Ma un sussidiario lei non l' ha mai aperto? La pecora, alias pecorino, è un ovino. Ma secondo lei porto al guinzaglio un ovino io?
- - No, no il vino a me non piace, però se ha del formaggio …”
Fingo una svenimento per non
proseguire la conversazione.
TIPOLOGIA III
- -
Oh ma che bello..ma è un LAGOTTO?
-
Ok,
va già meglio, già capisci che appartiene all’insieme dei cani, e non degli
ovini. E’ già qualcosa. Mi accontento di poco.
- No signora, è un BEDLINGTON
TERRIER.
-
- Ah, certo,
un badminton
-
- No,
non il gioco col volano, Signora.
E’ un B E D L I N G T O N.
-
Faccia
attonita
- - Signora,
è un Terrier. E finiamola qui ”
- - ah,
l’avevo detto io!
- -
ma no! Ma lei aveva detto che era un lagotto!
Derubo la vecchia e scappo. Se lo
merita.
TIPOLOGIA IV:
- - Che
carinooo. Ma è di razza?
-
- No,
Signore, è un B A S T A R D O. Come lei.